Una tradizione di famiglia
Agli inizi degli anni '40 mio nonno, per sopperire alla cronica penuria di dolcificanti stante la guerra e con nove figli da crescere, come tanti altri agricoltori dell'epoca costitui un apiario. Dato che l'attivita agricola richiedeva un notevole impegno (la meccanizzazione era ancora agli esordi), egli si faceva consigliare ed a volte aiutare da quegli apicoltori che allora erano considerati nel cremasco come “all'avanguardia” (ad es. Don Porcellotti, Oiraw, Brusaferri) per quei tempi. Erano gli anni della transizione dall'arcaico uso dei cosiddetti “bugni villici” (utilizzati gia ai tempi dei romani) all'allevamento nelle arnie “a favo mobile” (come del resto si pratica pressoche universalmente ai nostri giorni). In pratica, il vecchio sistema di “apicoltura” imponeva, per poter disporre del miele, l'uccisione della famiglia di api a cui faceva seguito la strizzatura dei favi cosi raccolti. Tanto e vero che un tal Dubini, apicoltore illuminato e poeta (si fa per dire) cosi apostrofava chi si ostinava ancora a praticare il barbaro sistema (sopravvissuto dalle nostre parti fino ai primi anni '80): “stolto, al pari che crudele, schianta l'albero pel frutto e ti vende poi del miele che contiene un po di tutto: api, larve, escrementi e consimili ingredienti”. Nel 1967 poi mio padre si avvicino all'apicoltura e nel 1969 prese in mano personalmente la gestione dell'apiario di famiglia, aumentando progressivamente il numero di alveari allevati ed aiutato da mia madre. Nel 1979 inizio la vendita dei prodotti al pubblico, chiamando la ditta “Piccola apicoltura Lunghi Ernesto & figlio” con un punto vendita ubicato presso l'abitazione di Via Bergamo in Crema. Negli anni '90 iniziai anche io a collaborare nell'allevamento delle api e la denominazione (trasferitasi la famiglia nel frattempo presso la “old house” dei miei avi in localita Cascina Boscarina sempre in Crema) divenne quella di “Azienda Agricola La Boscarina”, diventata poi Societa Agricola nel 2008 con l'ingresso anche di mia moglie nel “team” di famiglia e dove tuttora abbiamo il laboratorio di smielatura con annesso punto vendita.
Il miele nella storia
La parola miele sembra derivare dall'ittita melit. Per millenni ha rappresentato l'unico alimento zuccherino concentrato disponibile. Le prime tracce di arnie costruite dall'uomo risalgono al VI millennio a.C. circa. Anche nell'Antico Egitto il miele era apprezzato, e le prime notizie di apicoltori che si spostavano lungo il Nilo per seguire con le proprie arnie la fioritura delle piante risalgono a 4000 anni fa. Durante gli scavi delle tombe dei faraoni sono stati rinvenuti vasi di miele ermeticamente chiusi il cui contenuto si era perfettamente conservato. Lo usavano anche per curare i disturbi digestivi e per creare unguenti per piaghe e ferite. I sumeri lo impiegavano in creme con argilla, acqua e olio di cedro, mentre i Babilonesi lo impiegavano per cucinare: erano diffuse infatti le focaccine fatte con farina, sesamo, datteri e miele. Nel Codice di Hammurabi si ritrovano articoli con cui gli apicoltori erano tutelati dal furto di miele dalle arnie.
La Medicina ayurvedica, già tremila anni fa, considerava il miele purificante, afrodisiaco, dissetante, vermifugo, antitossico, regolatore, refrigerante, stomachico e cicatrizzante. Per ogni specifico caso era indicato un differente tipo di miele: di ortaggi, di frutti, di cereali o di fiori. I Greci lo consideravano "cibo degli dei", e dunque rappresentava una componente importantissima nei riti che prevedevano offerte votive. Omero descrive la raccolta del miele selvatico; Pitagora lo raccomandava come alimento per una vita lunga. I romani ne importavano grandi quantitativi da Creta, da Cipro, dalla Spagna e da Malta. Quest'ultima pare anche derivarne il nome originale Meilat, appunto terra del miele. Veniva utilizzato come dolcificante, per la produzione di idromele, di birra, come conservante alimentare e per preparare salse agrodolci.
Il miele
Principi nutritivi
I principali componenti del miele sono: Glucosio, Fruttosio, Acqua,Polline. Gli zuccheri sono presenti in quantità variabile ma in media intorno al 72%. Di questi, fruttosio e glucosio passano da circa il 70% nei mieli di melata fino ad avvicinarsi molto al 100% in alcuni mieli di nettare. Tranne pochi casi, il fruttosio è sempre lo zucchero più rappresentato nel miele. La presenza di fruttosio, dona al miele un potere dolcificante superiore allo zucchero raffinato ma anche una fonte di energia che il nostro organismo può sfruttare più a lungo. Infatti, per essere utilizzato, deve essere prima trasformato in glucosio e, quindi in glicogeno, il "carburante" dei nostri muscoli. Il miele è dunque consigliabile agli atleti prima di iniziare un'attività fisica, grazie anche all'apporto calorico di 3.200 kcal/kg.
Azione antibatterica
Nota da tempo è l'azione antibatterica del miele, dovuta alla sua elevata concentrazione zuccherina e al pH acido, e delle soluzioni di miele, grazie all'azione della glucoso-ossidasi contenuta. Questo enzima, inattivo nel miele puro, in soluzione si attiva, trasformando il glucosio in acido gluconico e acqua ossigenata. Questo accorgimento è dovuto alla necessità di proteggere il miele in formazione dai batteri, quando ancora non agiscono l'acidità e la concentrazione di zuccheri.
Conservazione
Grazie alle qualità di antibatterico naturale, il miele è un alimento che naturalmente ha una lunga conservazione. Tuttavia, sono possibili alcune alterazioni dovute principalmente a: Umidità, Luce, Calore. L'umidità favorisce la fermentazione, che pur alterando il miele, può essere utilizzata per produrre l'idromele. La temperatura invece influenza direttamente l'aroma e i principi nutritivi: mentre al di sotto dei 10° Celsius è trascurabile (anzi, per evitare la cristallizzazione si può conservare il miele a temperature al di sotto dello zero), due mesi a 30° degradano il miele come un anno e mezzo a 20°. Analogo discorso vale per la luce diretta, quindi è opportuno conservare il miele in recipienti scuri o al chiuso. Inoltre, essendo igroscopico, il miele tende ad assorbire l'umidità e gli odori dell'ambiente, quindi i contenitori dovrebbero essere a chiusura ermetica. La degradazione dello zucchero fruttosio, sia col tempo, sia in seguito a trattamento termico, genera idrossimetilfurfurale (HMF). Dato che l'HMF è praticamente assente nei mieli freschi, il suo valore, solitamente indicato in mg per kg (ppm) è un indicatore della buona conservazione e del tipo di lavorazione del miele. Il limite imposto dalla legge italiana è di 40 mg/kg. Nei mieli industriali, che sono sempre "liquidi", l'HMF è molto spesso vicino, se non pari a tale valore.
I prodotti
Da noi puoi trovare oltre al miele multiflora, quello di Melata, Tiglio, Castagno, Acacia, Tarassaco in vari formati.
Inoltre, pappa reale, propolis, frutta con miele, miele in favo e prodotti in cera d'api completano la nostra offerta
Bisogna sottolineare che essendo le nostre produzioni condizionate dall’andamento climatico non ne garantiamo la disponibilità durante tutto l’arco dell’anno.
Eventuali confezioni personalizzate possono essere soggette a variazioni di prezzo rispetto a quelli indicati.
Il nostro listino è Scaricabile in formato pdf.
I punti vendita
Oltre alla sede dell'Azienda agricola La Boscarina potete trovare i Nostri prodotti anche presso alcuni punti vendita oppure presso il mercato che si svolge sotto i portici di via Terni, nel centro storico cittadino e vede come protagonista la vendita diretta da parte degli agricoltori della rete di Campagna Amica.
Punti vendita
I nostri prodotti li potete acquistare anche presso i seguenti punti vendita:
Alimentari Bonizzoni e Vailati
via Mulini 32, Crema
Farmacia Sagrada
Piazza Pesa,2 26010 Pianengo (Cr)
Tel: 0373 74533
Casa dei Ravioli
Via Giuseppe Verdi,53 26013 Crema (Cr)
Tel: 0373 80201
Mercati di Campagna Amica
Se preferite conoscerci di persona possiamo accoglierVi assieme ad altri agricoltori ai mercati di Campagna Amica. Sotto riportiamo il calendario con le date e le giornate a tema.
Sede e Contatti
Vi aspettiamo in via Pietro Donati, 48 a Crema (Cr), oppure potete contattare l'Azienda Agricola La Boscarina al numero 0373258535 (tel e fax) o al 3475347591 dove vi risponderà il dott. Mario Lunghi
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Via Pietro Donati, 48
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